Nel nostro lavoro di selezione del personale, c’è una domanda che non ci stanchiamo mai di porci: questa persona, al di là delle competenze tecniche, come si muove nel mondo? Come ascolta, come comunica, come affronta un problema quando la risposta giusta non c’è ancora?

Ecco cosa sono le competenze trasversali: sono le abilità che definiscono il modo in cui una persona lavora, non solo ciò che sa fare. Riguardano il comportamento, l’attitudine, il modo in cui si sta nel gruppo, si affrontano gli imprevisti, si prendono decisioni sotto stress. Sono capacità che fanno la differenza tra un profilo buono e uno realmente adatto al ruolo.

In teoria, lo sappiamo tutti. Ma in pratica? Ebbene queste competenze noi le cerchiamo con metodo. E — lo diciamo senza giri di parole — siamo bravi a scoprirle, anche quando non sono dichiarate.

Le competenze trasversali

Come valutiamo davvero le soft skills nei colloqui

Chi pensa che basti “una chiacchierata” per capire se una persona ha empatia, capacità di adattamento o senso critico, rischia di fermarsi alla superficie. Noi partiamo da una griglia strutturata, ma la usiamo con attenzione, mai in modo meccanico. Ogni colloquio per noi è un campo di osservazione. Guardiamo ciò che accade, non solo ciò che viene detto.

Ecco alcune competenze trasversali che valutiamo sempre e alcuni esempi pratici di come lo facciamo.

Capacità di adattamento

Non basta dire “sono flessibile”. Lo verifichiamo con una semplice domanda:
“Raccontami l’ultima volta in cui il piano è saltato all’improvviso. Come ti sei regolato?”
La risposta ci mostra non solo la reazione, ma il mindset. Chi ha davvero flessibilità racconta soluzioni concrete, non lamentele.

Pensiero critico

Facciamo spesso una domanda volutamente ambigua o aperta a più interpretazioni. Non ci interessa tanto la risposta esatta, ma il ragionamento che porta a una posizione.
Chi sa riflettere, fa domande, argomenta, distingue dati da opinioni. Chi improvvisa o evita, ci dà un altro tipo di informazione — preziosa comunque.

Comunicazione efficace

Ascoltare, riformulare, capire il contesto: la comunicazione non è parlare bene.
Osserviamo come una persona costruisce il discorso, se coglie l’intenzione dietro una domanda, se sa dosare le parole in base all’interlocutore. Questo emerge già nei primi 10 minuti.

Gestione dello stress

Lo stress non lo simuliamo. Ma portiamo il candidato fuori dal copione. Proponiamo un esempio complesso, con più variabili, e osserviamo: rimane lucido? Chiede chiarimenti? Scompone il problema o si blocca? Ci interessa il processo, non la perfezione.

Orientamento al risultato

Chiediamo: “Raccontami di un obiettivo raggiunto, e cosa hai fatto quando sembrava irraggiungibile.” Chi ha davvero questa competenza ci parla di metodo, non solo di traguardi. Ci racconta errori, recuperi, responsabilità assunte.

Cosa sono le competenze trasversali e come le valutiamo

Il nostro metodo è importante

Parlare di competenze trasversali va di moda. Valutarle davvero richiede tempo, cura, attenzione. Ma è importante: per i clienti, che vogliono assumere con criterio; e per i candidati, che meritano domande vere, non quiz.

I dati lo confermano: chi assume guarda (anche) oltre il curriculum

Parlare di cosa sono le competenze trasversali non è solo una scelta culturale. È una risposta concreta a un bisogno attuale.
Secondo una ricerca pubblicata da ForumPA, le competenze trasversali sono oggi considerate strategiche tanto quanto quelle tecniche, sia nel settore privato che in quello pubblico. In particolare:

  • l’intelligenza emotiva, la capacità di gestire il conflitto e la flessibilità mentale sono tra le più richieste nei ruoli di coordinamento;
  • l’orientamento al risultato e il team working sono centrali anche nei profili operativi;
  • l’autoefficacia e il pensiero laterale (lateral thinking) sono competenze chiave nelle figure innovative e ibride.

Un recente secondo un report Altamira dovrebbero essere almeno 21 le soft skills  che i recruiter dovrebbero valutare per la selezione, ma solo una minoranza però adotta strumenti strutturati per farlo davvero.

E qui possiamo fare la differenza: non basta sapere che le competenze trasversali sono importanti, bisogna saperle leggere. Noi lo facciamo, ogni giorno, con metodo e con uno sguardo allenato. Perché un buon inserimento si gioca sulle relazioni, sulla mentalità, sulla capacità di funzionare — anche quando la job description finisce.

Nel tempo abbiamo imparato che una persona non si riduce a un curriculum. E che certe qualità, se individuate bene, possono fare la differenza nella riuscita di un inserimento. Ecco perché, quando ci chiedono cosa sono le competenze trasversali, rispondiamo così: “Sono ciò che rende efficace una persona, anche quando tutto il resto cambia.”

E oggi, nel mondo del lavoro, tutto cambia, molto, e in fretta.